Conoscere turismo

Conoscere le realtà turistiche, prima del marketing

Conoscere in modo approfondito il panorama del turismo italiano dovrebbe essere la base di partenza per un consulente di marketing turistico. Invece non lo è.

Siamo portati a pensare che le attività di marketing e comunicazione possano essere svolte a prescindere dal settore in cui vengono applicate. Quindi, posso essere brava a fare pubblicità su Google Ads a prescindere dal fatto che sia per un centro estetico, per uno psicologo, per un ristorante e per un hotel.

In parte è vero, perché la pratica è la stessa. Anche il metodo potrebbe essere lo stesso. Ma le conoscenze alla base delle scelte strategiche (come i testi dell’annuncio pubblicitario su Google Ads, ad esempio) quelle no, sono completamente diverse per ogni settore.

Ci sono settori che hanno al loro interno una complessità tale da richiedere competenze aggiuntive per fare la stessa cosa, la stessa attività. Il turismo, in Italia specialmente, è uno di questi. Per questo sostengo a gran voce che aver lavorato all’interno delle aziende turistiche, per un consulente di marketing turistico, è una grande marcia in più. Anzi, è ciò che fa la differenza.

Prima di fare il consulente, lavora dentro alle aziende

Solo così si può andare in profondità, comprendere le dinamiche interne, le reali necessità, le difficoltà oggettive, le esigenze inespresse. E la differenza, poi, si vede e si sente.

Il cliente si sente capito, come non gli era mai capitato prima. Si affida, si fida, si apre e parla di tematiche aziendali, ti coinvolge, collabora. Collabora!

La complessità del turismo

Quando parliamo di turismo, non parliamo di un’entità astratta ma di un panorama variegato, con differenze abissali all’interno, tutte da conoscere, tutte da capire.
C’è la destinazione turistica dove, normalmente, chi si occupa di promuovere e comunicare l’identità di un territorio sono gli enti, le associazioni e la pubblica amministrazione, attraverso i portali di destinazione ufficiali e gli uffici APT (Accoglienza e Promozione Turistica) sul territorio.

C’è l’ospitalità, intesa come hotel, B&B, case vacanze, agriturismi. Ci sono i Tour Operator, grandi e piccoli, che in base alla loro licenza propongono le cose più diverse: pacchetti di viaggio tutto incluso, tour su misura o di gruppo, viaggi di qualche giorno, visite organizzate e attività da fare in giornata. Ci sono le Agenzie di viaggio e quelle che hanno anche licenza da tour operator.

Quando il cliente si sente capito, quando sente che hai fatto il suo stesso lavoro, si affida e collabora.

Parentesi esperienze turistiche

Le esperienze di viaggio rappresentano l’elemento che potrebbe unire la destinazione turistica e l’ospitalità, i tour operator, le agenzie di viaggio, Babbo Natale e il mio amico artigiano ceramista.

Parliamo di esperienze turistiche quando c’è la possibilità di compiere azioni che ci coinvolgono in modo attivo attraverso attività che sono integrate con l’identità del territorio.
Qualche esempio? Accarezzare i cuccioli di balena in Québec; scolpire la pietra leccese; fare burro e formaggio in una vera malga.

Son pazzesche, le esperienze turistiche, perché sono le “ultime arrivate”, sembrano una moda, invece sono sempre state lì. Una volta capito cosa sono (per davvero) e come si creano, queste ci spalancano un mondo di possibilità capaci di unire tutti: dal portale di destinazione turistica a hotel, Tour Operator, artigiani, agricoltori, tutti insomma.

Ho fatto una carrellata breve e sommaria di un settore intero, quando ci sarebbe da approfondire molto di più, (in effetti, ci sarebbe da scriverci un libro!) per dire che questa complessità, se affrontata prima di tutto lavorando all’interno di un’azienda turistica, è ciò che rende davvero efficace un consulente di marketing turistico.